L’apertura della caccia si avvicina: Caccia Magazine settembre 2020 aiuta a far scivolare via le ultime settimane di letargo.
Lotta per cibo e spazio vitale, predazione, epidemie e parassitosi, competizione interspecifica, cambiamenti climatici ed elementi antropici: sono svariati i fattori d’impatto sulle popolazioni selvatiche, li tratteggia Ivano Confortini nell’articolo che apre Caccia Magazine settembre 2020. Il nuovo numero della rivista, in edicola dal 20 agosto, prosegue poi con l’articolo di Massimo Marracci sul potere concretissimo e quasi mistico degli appostamenti fissi. Grazie all’impegno dei cacciatori, queste autentiche oasi in miniatura acquistano piena valenza ambientale tra primavera ed estate, quando la fauna selvatica vive il delicato periodo della riproduzione e va in cerca di luoghi idonei e accoglienti.
La gestione faunistico-venatoria è incentrata sugli ungulati. Stefano Mattioli analizza l’influenza di lupo e uomo cacciatore sulle popolazioni di cinghiale e capriolo, Ettore Zanon descrive l’idea di sfruttare l’impatto dei grandi erbivori come mezzo per gestire gli ecosistemi seminaturali e colturali. Roberto Mazzoni della Stella si dedica invece al distretto Val di Feccia, nel sud della Toscana. Si tratta di un buon modello per capire come la caccia di selezione si sia modificata negli ultimi vent’anni. Nella gestione faunistica può essere inquadrato anche l’articolo di Franco Perco, che dedica la propria rubrica alla convivenza con i grandi predatori. All’orso, icona mondiale, sono peraltro riservate anche le pagine del Chapter italiano di Safari Club International.
Caccia pratica, territorio e cinofilia su Caccia Magazine settembre 2020
Il felice accordo temporale con il primo protocollo sanitario per la braccata fa risaltare l’approfondimento di Vincenzo Frascino, che analizza gli aspetti burocratici fondamentali per l’esistenza e l’operatività delle squadre. Caccia Magazine settembre 2020 permette poi di mettere a fuoco le caratteristiche del territorio italiano. Natale Francioso ha intervistato Luca Aicardo (Atc Savona 2), mentre le pagine della Cct dipingono il ritratto di Marco Ciampini, presidente dell’Atc Pisa 14 e uno dei pochi esempi virtuosi di ricambio generazionale. Per non perdere di vista la caccia cacciata è bene affidarsi a Enrico Garelli Pachner. Nel suo Almanacco uno splendido capriolo maschio, intravisto quasi per caso nell’ombra della sera, popola ossessivamente le fantasie del cacciatore fino a diventare quasi una fiabesca entità astratta.
Poi c’è la cinofilia. Emanuele Nava intervista Vincenzo Soprano, che da anni seleziona segugi italiani e maremmani. Le sue parole permettono di capire da quali politiche allevatoriali nascano i segugi di Campello, selezionati per la caccia a lepre e cinghiale. Grazie al contributo di Terry Harris e Nedo Feggi, Rossella Di Palma riesce invece a descrivere il fascino discreto del pointer. E per rimanere sul profilo internazionale è obbligatorio leggere Łukasz Dzierżanowski e le sue indicazioni sul recupero ungulati feriti. Si parte da una (doppia) esperienza personale. Sembra tutto facile, colpo ben piazzato e selvatico caduto sull’ombra. Sembra, per l’appunto. Perché il selvatico si rialza e si dà alla fuga. E recuperarlo diventa un’impresa. È, tradotta da Samuele Tofani, la storia di un capriolo, di un cervo e di due ferite insolite.
Armi, ottiche e munizioni: cinghiale e non solo
E poi si sogna con l’attrezzatura. La parte tecnica della rivista si apre col reportage di Matteo Brogi, a caccia con le carabine bolt action Franchi Horizon Elite Strata e Gray. Ma il vero re del capitolo è il cinghiale. A lui sono dedicate la carabina lever action Marlin 444 Dark Series, classico anni Sessanta vestito per resistere alle sollecitazioni più intense, le munizioni Remington Hog Hammer, senza piombo con caricamento a base Barnes, e le slug Pegoraro Cinghiale. Al cinghiale è rivolto anche il cannocchiale Sightmark Citadel 1-10×42 Hdr, proposta estrema per la caccia in battuta ma che non preclude altri impieghi ove il tiro di precisione è una necessità.
Ma limitarsi è sbagliato. E dunque ecco Simone Bertini provare il Winchester Sx4 Waterfowl calibro 20, versione cadetta del fucile a recupero di gas, e Vittorio Taveggia proporre una ricetta per la ricarica del 7×57 Mauser con palla Nosler Partition. Tra i test di ottiche trova posto invece il nuovo top di gamma Swarovski (Brogi). Tra le caratteristiche del binocolo NL Pure 8×42 W B spicca un angolo di campo del 20% superiore alle proposte precedenti. E, prima di passare ad altro, è utile leggere la recensione del Tickless Hunter, dispositivo piccolo e leggero contro le zecche, e le versioni aggiornate degli auricolari Peltor.
La selvaggina in tavola su Caccia Magazine settembre 2020
Valorizzare la selvaggina in tavola è compito classico del buon cacciatore. Gianfranco Vissani e Stefano Marinucci propongono le ricette di lepre in salsa d’uva e di sablé salata e petti di quaglia con soffice ai porcini. Sandra Salvato ritocca il capitolo presentando Il bosco in tavola, manuale per il cacciatore che voglia valorizzare la filiera delle carni.
Ma Caccia Magazine è anche tanto altro, dalle note di Obora Hunting Academy sulla sicurezza a caccia alle indicazioni di Daniele Dal Canto sulla sopravvivenza nella savana fino a Venastoria (Planitzer). Il ricordo di Bruno Modugno firmato da Giacomo Cretti accompagna l’editoriale di Matteo Brogi, le riflessioni di Viviana Bertocchi sulle munizioni in piombo e le opinioni di Felice Modica, Luigi Ciccarelli e Marco Perini.
Buona lettura dallo staff di Caccia Magazine, l’apertura si avvicina.
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