È incostituzionale la legge che, tra il 1° ottobre e il 30 novembre, autorizza stabilmente due giornate aggiuntive per la caccia alla migratoria in Liguria.
Il collegato alla legge di stabilità che tra ottobre e novembre introduce stabilmente due giornate aggiuntive per la caccia alla migratoria è incostituzionale. La Consulta ha accolto il ricorso del governo contro l’articolo 36 della legge 29/2018 della Liguria.
La questione è tecnica ma con evidenti ricadute pratiche. Per consentire le giornate aggiuntive per la caccia da appostamento serve un atto amministrativo come il calendario venatorio. La sua flessibilità “consente infatti di fronteggiare eventuali repentini e imprevedibili mutamenti delle circostanze di fatto che possono pregiudicare il bene ambientale”, si legge nel ricorso del governo. Un’introduzione stabile nell’impianto normativo, concorda la Consulta, non permette di intervenire con rapidità “in caso di esigenze sopravvenute” e rischia di scansare le valutazioni tecniche di Ispra. E la storia non è finita: sulla caccia da appostamento in Liguria la Corte costituzionale dovrà tornare a breve.
In sintesi
Le Regioni non possono legiferare sul calendario venatorio. A creare un problema non sono le giornate aggiuntive in sé, ma l’atto che le rende possibili: niente legge, serve un provvedimento amministrativo.
E intanto, tra le mille notizie, si capisce che cosa succede sulla scadenza del porto d’armi dopo la proroga dello stato d’emergenza.