Ok all’utilizzo di mezzi motorizzati su strade comunali e vicinali: cambia la disciplina della caccia al cinghiale in Piemonte.
Per la caccia al cinghiale in Piemonte sarà possibile utilizzare i mezzi motorizzati su strade comunali e vicinali. Il consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza la proposta di legge Ruzzola (Forza Italia) grazie alla quale l’autorizzazione non è più concessa in via esclusiva a chi pratica il controllo faunistico. Il testo modifica la legge 32/1982 sulla quale si sono stratificati quasi quarant’anni di modifiche. Il nuovo articolo 11 consente l’utilizzo dei mezzi motorizzati (alla lettera “esclude dall’interdizione”) “ai soggetti incaricati di esercitare operazioni di controllo faunistico e ai soggetti autorizzati al prelievo venatorio del cinghiale”. È un tentativo di contenere la diffusione dei cinghiali sul territorio: ogni anno in Piemonte si contano 1.200 incidenti con la fauna selvatica.
L’aula ha respinto i circa sessanta emendamenti presentati dalle opposizioni. Dalla nota ufficiale del consiglio si apprende che i 5 Stelle si sono detti contrari perché “la legge era già stata modificata la scorsa legislatura proprio per contenere l’attività venatoria, mentre oggi di fatto si crea una facilitazione a favore dei cacciatori”. Il Movimento ha però ottenuto l’approvazione del proprio ordine del giorno che consente di sperimentare “metodi innovativi non cruenti” per allontanare e contenere gli ungulati.
Già nelle scorse settimane si era parlato di caccia in Piemonte: il collegato alla legge di stabilità ha ritoccato la lista delle specie cacciabili.
E intanto si capisce che cosa succede sulla scadenza del porto d’armi dopo la proroga dello stato d’emergenza.